Le tecnologie NO-DIG: Minitrincea


MINITRINCEA

Tale tecnologia permette la posa dell’ infrastruttura di determinati sottoservizi, quali l’ idrico, l’ energia elettrica e le telecomunicazioni, attraverso l’ esecuzione, contemporanea o meno, di fresatura di dimensioni ridotte del manto stradale, la sistemazione di tubi e/o cavi e il riempimento del solco con malta cementizia.
La tecnica è applicabile a tracciati che presentano superfici asfaltate, cementate, aventi un sottofondo di materiale compatto, e si esegue normalmente in prossimità  del ciglio stradale. L’ impiego della stessa, laddove siano presenti fondi con trovanti di medie dimensioni o fondi di tipo sabbioso, o ghiaioso, deve essere opportunamente valutata di volta in volta.

Le fasi di lavorazione prevedono la fresatura del manto stradale (taglio) per una larghezza massima di  20 cm con una profondità  massima di 35-50 cm , e la posa di  tubi (fino ad un massimo di 3 -tritubo) del diametro di 40 – 50 mm, ed  infine  il riempimento dello scavo. Per quest’ ultimo si utilizza, generalmente, malta cementizia aerata fino a 3 cm dal piano di calpestio, completando il riempimento con il materiale con cui si realizza il tappetino di usura. Il crescente interesse nell’ impiego di questa tecnologia, soprattutto nel settore delle telecomunicazioni, ha portato allo sviluppo di nuovi materiali di riempimento (malta rapida), con la caratteristica di avere prestazioni superiori alle classiche malte e di consentire il riempimento della minitrincea fino al piano di calpestio o carrabile, evitando quindi il ripristino del tappetino di usura. In particolare questa malta è stata, di recente, certificata dal Centro Studi e Ricerche dell’ ANAS. Le attrezzature impiegate sono di dimensioni tali da consentire di allestire cantieri in spazi estremamente contenuti, permettendone un agevole utilizzo sia in ambito urbano che extraurbano.

MINITRINCEA RIDOTTA
Questa tecnologia è analoga alla minitrincea, dalla quale si differenzia in quanto il tipo di scavo e le attrezzature impiegate sono di dimensioni molto ridotte. In particolar modo, il taglio della pavimentazione ha una larghezza massima di 5 cm e una profondità  massima di  35-50 cm.
Tale tecnica risulta particolarmente adatta, sia in ambito urbano che extraurbano, per la posa di sottoservizi su marciapiedi, strade, banchine e/o aree di parcheggio o campus universitari, dove le sollecitazioni sull’ impianto, posato superficialmente, sono ridotte.

Per maggiori informazioni scarica gratuitamente la Prassi di Riferimento UNI/PdR 7:2014.