Le tecnologie NO-DIG: Microtunnelling


Questa tecnologia consente la posa di tubazioni di diametro di 250 / 3.000 mm in acciaio, in calcestruzzo o in gres ceramico. La posa avviene mediante la spinta, da un pozzo di partenza fino ad uno di arrivo, di sezioni di tubo della lunghezza variabile da 1 a 3 metri. La sezione più avanzata del tubo è costituita da una fresa o da una trivella con testa orientabile, che disgrega il materiale durante l’ avanzamento. Il materiale di risulta viene portato in superficie tramite un sistema chiuso di circolazione d’ acqua e bentonite mantenuto in movimento da grosse pompe. L’ orientamento della testa di perforazione è controllato tramite un segnale laser inviato dal pozzo di partenza lungo la direzione della perforazione, che incide su un rivelatore solidale con la testa fresante, la quale può essere guidata da un operatore per mezzo di un sistema di martinetti idraulici.
La tecnologia viene prevalentemente impiegata per la posa di condotte idriche e fognarie, in generale di grandi dimensioni, e può essere utilizzata con buoni risultati su tutti i tipi di terreno.
L’ impiego di questa tecnica può essere condizionato, soprattutto in area urbana, dalla necessità  di avere a disposizione area estese per l’ installazione dei cantieri, oltre cha da considerazioni di convenienza economica legata alle dimensioni dell’ opera da realizzare.

MICROTUNNELLING CON SCUDO DIREZIONALE APERTO

La macchina di perforazione nella tecnica con Scudo Direzionale Aperto è costituita da una testa articolata, incernierata su tre oppure quattro cilindri oleodinamici che ne consentono la direzionalità, e dal corpo principale che contiene la maggior parte degli equipaggiamenti di scavo e raccolta dello smarino nonché la consolle di controllo e pilotaggio. Il corpo principale può essere dotato di cilindri di spinta autonoma. Nel primo caso la perforazione avviene per escavazione del terreno tramite una benna montata su braccio idraulico che convoglia il materiale su un nastro trasportatore e quindi in vagoncini da miniera. Nel secondo caso il terreno lapideo viene demolito da una fresa puntuale e successivamente allontanato da un sistema di smarino idraulico. Nello Scudo direzionale aperto il fronte di scavo non è sostenuto artificialmente con una pressione di bilanciamento. Nel caso di perforazioni in terreni sciolti o debolmente coesivi il fronte di scavo viene fatto franare all’ interno della camera anteriore dello scudo e lo smarino si dispone all’interno della camera anteriore secondo il naturale angolo di riposo.

MICROTUNNELLING CON SCUDO DIREZIONALE CHIUSO

Lo scudo direzionale chiuso è caratterizzato dall’ avere al fronte di scavo, sulla testa articolata, un disco rotante, con aperture regolabili per consentire l’ ingresso del terreno nella camera di raccolta, anche questa contenuta nella testa articolata. Il disco rotante è dotato di utensili di scavo atti a disgregare e raccogliere/convogliare il terreno verso la camera di raccolta. Si distinguono tre tipi di teste fresanti: per terreni sciolti, per terreni misti e da roccia. Queste ultime hanno anche un frantoio interno alla camera di raccolta per ridurre le rocce incamerate a dimensioni tali da poterle trasportare con un sistema di smarino idraulico. Il sostentamento del fronte è di tipo meccanico oppure a bilanciamento della pressione del terreno.

Per maggiori informazioni scarica gratuitamente la Prassi di Riferimento UNI/PdR 26.2:2017.

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