Quarto numero rivista Italia NO DIG


Non bisogna dimenticare che le infrastrutture hanno la capacità intrinseca di unire il Paese, fare in modo che tutti abbiano parità di servizio, dando equità a quelle fasce di territorio e di popolazione che vivono ancora e gravemente una disparità rispetto al resto dell’Italia. Un valore che le reti TLC, al pari di tutte quelle del sottosuolo, portano con sé quale volano di sviluppo condiviso e, in un certo modo, di uguaglianza”. Con queste parole il Presidente di IATT, Paolo Trombetti, apre il nuovo numero di Italia No Dig.

Un’edizione particolarmente concentrata sul concetto di “futuro” visto che, ricorda Trombetti, “nel corso di una crisi come quella pandemica tutti abbiamo bisogno di pensare a un domani in cui le cose andranno meglio, in cui i problemi o le divisioni saranno cancellate e alle istituzioni è demandato il compito di rendere questa speranza una realtà possibile”.

Sulla stessa linea la Sottosegretaria al MISE, Mirella Liuzzi, intervista in apertura della rivista: “È necessario assicurare la realizzazione di infrastrutture a prova di futuro, segnando una discontinuità netta e semplificando i processi che hanno imbrigliato lo sviluppo tecnologico del Paese. Occorre quindi cogliere le opportunità che la banda ultralarga, così come il 5G, l’intelligenza artificiale e le tecnologie innovative ci offriranno nei prossimi anni”.

E nel tema dell’innovazione rientrano sicuramente le evoluzioni che stanno caratterizzando il comparto elettrico, come nel caso di tecnologie quali smart meter e smart grid, e in particolare il settore eolico off shore, con importatati riflessi anche per il trenchless. Ad approfondire questo scenario le interviste ad Agostino Re Rebaudengo e Simone Togni, rispettivamente presidenti di Elettricità Futura e ANEV (associazione Nazionale Energia del Vento).

Il ruolo del no dig nella convergenza delle reti”, invece, è la “vision” da Michele Tessera di Gruppo CAP sulla realizzazione della fibra ottica nelle infrastrutture esistenti per altri servizi, come quello idrico-fognario.

A completare questo numero della rivista un interessante case history sul rinnovamento di una condotta idroelettrica con tubazioni in vetroresina PRFV, oltre alla “Scheda tecnica” sul “Risanamento di condotte a gravità/pressione con tecnologia trenchless CIPP”, un articolo sul rapporto tra gestori idrici e le foto-news in evidenza.

Quest’ultima sezione, in particolare, riporta la scomparsa di Ted Flaxman, presidente emerito della ISTT e decano del trenchless nel mondo.